Disturbo da dipendenza affettiva

Esperto Maria ApuzzoPsicologia • 26 maggio 2016 • Commenti:

Dipendenza affettiva e impotenza di fronte ai propri sentimenti

La dipendenza affettiva accumuna uomini e donne che spesso ne soffrono in maniera inconsapevole. La dipendenza non è, in questo caso, da una droga o dall’alcool ma da una relazione.

Può presentarsi in molte forme: c’è chi si innamora di persone indisponibili, chi non riesce ad abbandonare una relazione insostenibile anche se rende infelici, depressi, trascurati o in pericolo.

Il bisogno è quello di essere amati a tutti i costi, tuttavia, questi individui non sanno cosa significa amare se stessi: essi credono di non meritare tale amore, di non piacere, e per questo motivo temono che prima o poi verranno abbandonati.

Ciò che accumuna tutte queste forme è il senso di impotenza di fronte ai propri sentimenti, pensieri e comportamenti e la paura del cambiamento.

La dipendenza affettiva, nota come dipendenza emozionale o codipendenza può essere considerata a tutti gli effetti una particolare categoria di disturbo dipendente di personalità, in cui ciò che determina la dipendenza è la relazione di coppia.

Il fattore sotteso a questo disturbo è costituito dal tentativo più o meno inconscio della persona che ne soffre di colmare il vuoto intrapsichico sperimentato e la bassa autostima.

Tale disturbo trova difficilmente una diagnosi principale poiché spesso è associato a disturbo distimico, depressione e ansia.

Tale difficoltà nella diagnosi nasce dal fatto che spesso il disturbo è mascherato da depressione reattiva o da un disturbo d’ansia o dell’adattamento.

Nella dipendenza affettiva la personalità del soggetto finisce per essere governata dal timore della perdita e della solitudine.

Caratteristiche generali della personalità con dipendenza affettiva

  • Necessità di stare con il partner, intolleranza alla solitudine.

  • Bassa autostima che provoca a sua volta la necessità di ricercare l’approvazione da parte degli altri ma anche il grande timore del rifiuto e dell’esclusione.

  • I soggetti affetti da tale disturbo antepongono continuamente i desideri e bisogni degli altri ai propri.

  • Il soggetto occupa generalmente un posizione inferiore nel rapporto di coppia.

  • Il soggetto presenta sentimenti di rabbia, risentimento, isolamento e paura. Tutti questi sentimenti provengono dall’infanzia e dalle relazioni stabilite a suo tempo con le figure genitoriali.

Le relazioni di coppia di questi soggetti sono frequentemente molto dolorose, poiché paradossalmente scelgono partner incapaci di amarli; il dipendente affettivo scegli spesso persone con un alto grado di egoismo, egocentrismo e narcisismo, tutto ciò è pertanto un paradosso.

La scelta “impropria” della tipologia di partner fatta dal dipendente affettivo è fortemente condizionata dai modelli operativi interni, da schemi mentali inconsci e da una scarsa differenziazione del Sé.

La cura della dipendenza affettiva richiede una psicoterapia che svolga un lavoro analitico del profondo poiché è indispensabili rielaborare le attribuzioni di significato delle dinamiche relazionali infantili e gli schemi mentali disadattivi che hanno determinato, nel corso della fase evolutiva, i tratti dipendenti e il basso livello di autostima.

La dipendenza affettiva se non curata produce relazioni affettive deleterie il cui corso si rivela estremamente doloroso e rischioso per l’equilibrio mentale e psicofisico.

La codipendenza è una condizione specifica della dipendenza affettiva.

Esperto

Maria Apuzzo psicologo, psicoterapeuta, psicologo clinico Dott.ssa

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