Ictus - Informazioni, specialisti, domande frequenti

Informazioni su Ictus

L’ictus, conosciuto anche come colpo apoplettico, apoplessia o attacco cerebrale, consiste in una perdita funzionale del cervello dovuta ad una scarsa perfusione sanguigna all’organo. L’apporto diminuito o assente di sangue sfavorisce la distribuzione di ossigeno e nutrienti, portando alla morte del tessuto cerebrale.

Esistono due principali tipi di ictus: l’ictus ischemico, dovuto al mancato apporto di sangue e quello emorragico, causato da un sanguinamento.

I sintomi caratteristici dell’ictus includono la difficoltà di coordinazione dei movimenti, torpore o paralisi del volto, gamba o braccio, difficoltà di comprensione e incapacità di parlare correttamente, mal di testa e la perdita di visione parziale del campo visivo.

Qualora i sintomi dovessero durare meno di 2 ore, l’episodio prende il nome di attacco ischemico transitorio (TIA).

La causa di questa patologia è determinata da un’embolia, una trombosi o un’emorragia cerebrale, che è quella più rara e spesso fatale.

Secondo gli studi epidemiologici, esistono molteplici fattori di rischio, che si dividono in fattori di rischio trattabili e non trattabili.

Nel primo caso si tratta di tutte quelle situazioni a cui è possibile rimediare con cure farmacologiche e/o comportamentali, come l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’uso di sigarette, il consumo eccessivo di alcol e la stenosi carotidea.

Nel caso di fattori di rischio non trattabili, invece, questi comprendono tutte quelle caratteristiche del paziente che non possono essere modificate, come per esempio l’età, l’etnicità, la predisposizione congenita, e così via.

L’ictus rappresenta la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Il rischio di ictus aumenta progressivamente con l’età, per cui il 75% degli ictus colpisce i soggetti più anziani.

L’ictus richiede il ricovero urgente in ospedale per diagnosticare rapidamente l’origine e la natura dello stesso, nonché per rilevare e curare eventuali complicazioni respiratorie, cardiache o metaboliche.

In caso di sospetto di ictus, si richiede la visita specialistica di un neurologo, che sottopone il paziente ad una serie di esami diagnostici per accertare la presenza di questa patologia.

In caso di ictus emorragico, lo specialista valuta se procedere con un trattamento neurochirurgico.

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Domande su Ictus

I nostri esperti hanno risposto a 24 domande su Ictus

Buonasera,
molti dei fattori di rischio per ictus sono a componente genetica: ipertensione, diabete, ipercolesterolemia .
Se in famiglia esistono tali patologie è ovvio che lei ha…

Stanchezza e confusione sono molto comuni dopo un ictus, nel caso del papà è rimasta anche la difficoltà di parola e questo può contribuire alla sensazione di confusione

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