Depressione, un disturbo difficile da affrontare

Psicologia • 24 marzo 2015 • Commenti:

Depressione, un disturbo dell’umore difficile da affrontare

La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso che coinvolge la psiche in una maniera molto forte, che non può essere associato ad una semplice giornata storta o a un occasionale cambio repentino di umore.

Si parla specificamente di depressione clinica quando il fenomeno si prolunga nel tempo e il soggetto interessato perde interesse e piacere in ciò che prima lo faceva stare bene: pensieri negativi affollano costantemente la sua mente, tanto che si può parlare di dolore del vivere.

Quanto è diffusa la depressione?

Secondo una stima ufficiosa, nel mondo ci sarebbero oltre 300 milioni di persone affette da depressione clinica (la maggioranza donne). La fascia d’età più esposta è compresa tra i 30 ed i 49 anni e la depressione è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la seconda causa di disabilità, subito dopo l’infarto.

I sintomi della depressione

La depressione è un filtro scuro applicato sugli occhi di chi ne è affetto, oltre il quale tutto sembra più difficile da affrontare e anche gesti normali come alzarsi dal letto o cenare in famiglia sembrano montagne da scalare.

Insieme a questa sensazione generica, si ha anche quella che gli altri, compresi la famiglia o i conviventi, non siano in grado di comprendere: il loro ottimismo viene così percepito con fastidio dalla persona depressa.

I sintomi più comuni

I sintomi più comuni della depressione sono l’assenza (o comunque la perdita) di energie fisiche e psicologiche, difficoltà di concentrazione, nervosismo, aumento o perdita di peso, disturbi del sonno, perdita di appetito sessuale. Emozioni tipiche sono senso di vuoto, tristezza, angoscia, insoddisfazione, impotenza.

I sintomi cognitivi

Tra i principali sintomi cognitivi troviamo la difficoltà nel risolvere problemi, difficoltà nel prendere decisioni e l'incapacità di smettere di pensare al proprio malessere, guardando oltre. I comportamenti tipici della persona affetta da depressione sono l’isolamento sociale, passività, lamentele ed in qualche caso si arriva al tentativo di suicidio.

In quali casi non si tratta di depressione

Se i precedenti sintomi sono lievi, ma durano per due anni, si tratta di distimia (la depressione può essere confusa anche con alcune condizioni di cui si patisce in momenti di lutto). Tuttavia, la depressione è un disturbo mentale, mentre il lutto è un fenomeno psicosociale naturale, che conduce all'accettazione della perdita (solitamente una persona a noi vicina).

Cause della depressione

Come per molti altri disturbi psichiatrici non c’è ancora una letteratura condivisa sulle cause di questo disturbo: in generale, si può dire che le cause sono molteplici e variano da persona in persona. Spesso si fa riferimento ad eredità, relazioni affettive, lutti familiari, problemi di lavoro, ambiente sociale.

Cause biologiche e cause psicologiche

Se le cause biologiche sono connesse alla maggiore predisposizione genetica verso questa malattia da parte di alcuni, le cause psicologiche evidenziano come le nostre esperienze possono portare ad una maggiore vulnerabilità alla malattia. Il fattore scatenante è spesso qualche evento stressante o estremamente negativo come un lutto.

Conseguenze della depressione

Le conseguenze della depressione possono avere ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, in particolar modo l’attività lavorativa o la vita scolastica possono diminuire in qualità e quantità, con perdita di concentrazione e memoria. L’umore della persona depressa oltre a deteriorare il rapporto con gli altri, condiziona anche il rapporto con sé stessi ed il proprio corpo, che viene di fatti trascurato.

Depressione: cura e terapia

Terapia cognitivo comportamentale

La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata molto efficace per la cura della depressione: fa leva su un metodo specifico e ad oggi è l’unica forma di terapia psicologica che ha riscontrato un’efficacia scientifica. Da un lato si cerca di modificare i pensieri negativi che possono sostenere la depressione, per esempio sviluppando nelle persone irrazionali, ipercritiche e negative una modalità di pensiero più equilibrata e razionale, dall'altro aiuta chi percepisce i propri problemi come insormontabili a trovare semplici strategie di risoluzione e di comunicazione. A differenza delle classiche forme di psicoanalisi, questa terapia si concentra sul presente e sui sintomi della depressione, al fine di produrre soluzioni attuabili ed immediate. Per far questo utilizza anche specifici protocolli, come la Schema-Therapy, il lavoro sul Benessere Psicologico e la Mindfulness. L'unico aspetto negativo della psicoterapia, rispetto ai farmaci, è la sua lunga durata.

Cura farmacologica

Nella cura farmacologica vengono impiegate numerose classi di farmaci antidepressivi come i triciclici, la serotonina, le benzamidi, che si sono tutti dimostrati efficaci nel trattamento (nei casi più critici possono essere usati stabilizzanti dell’umore), mentre la prescrizione di antipsicotici in associazione agli antidepressivi è giustificata solo in presenza di sintomi psicotici (molti antidepressivi possono causare effetti collaterali, anche se quelli di ultima generazione hanno meno controindicazioni). Per evitare le controindicazioni è molto importante assumere gli antidepressivi esattamente come prescritto dal medico.

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