Mai più la dentiera che si muove: mini impianti e soluzioni pratiche

Esperto Davide RomagnanoOdontoiatria • 7 giugno 2016 • Commenti:

Sono molti i pazienti, anziani ma non solo, che portano protesi totali, la cosiddetta dentiera, per sostituire i denti persi.

Tale soluzione però crea spesso disagi non indifferenti. Infatti mentre la protesi superiore è normalmente ben tollerata, quella inferiore crea problemi di stabilità poiché risulta solo appoggiata alla gengiva e la sua stabilità è garantita principalmente dall'utilizzo di una pasta per dentiere, che comunque ha una tenuta limitata: così sarà difficile masticare correttamente e, di conseguenza, potranno esserci problemi di digestione.

Inoltre, a causa del disagio che può dare il fatto di avere una protesi che si muove in bocca, anche le relazioni sociali potranno risultare compromesse.

Nuove protesi e impianti per risolvere il problema della “dentiera che balla”

Oggi gli impianti osteointegrati e tutte le soluzioni protesiche fisse correlate permettono di ovviare a questo problema. Infatti con l'utilizzo di 4-6 impianti è possibile applicare nella bocca senza denti una protesi totale e non pensarci più.

Purtroppo però, coi tempi che corrono, il lavoro è sempre più precario e le pensioni sono scarse. Per questa ragione molti non possono permettersi una soluzione fissa su impianti; inoltre nella maggioranza dei casi problematiche di questo tipo riguardano pazienti non più giovani e, con l'avanzare dell'età, sopraggiungono problemi di salute o si assumono farmaci che sconsigliano interventi di implantologia.

Tutti questi problemi però si possono superare con l'utilizzo di mini impianti per stabilizzare la protesi.

Cosa sono i “mini impianti”

I mini impianti sono delle piccole vitine in titanio che presentano all'estremità che fuoriesce dalla gengiva una piccola sfera. Tale “pallina”, collegandosi a una cappetta in teflon affondata nella protesi, come un bottone automatico , permette di posizionare in modo stabile la dentiera, che dovrà pur sempre essere rimossa per le manovre di igiene orale, ma per il resto del tempo rimarrà stabile.

Per attuare questa stabilizzazione è necessario un intervento che viene effettuato a livello ambulatoriale in una seduta senza necessità, se non in casi particolari che saranno valutati di volta in volta, di incisioni della gengiva. Per questa ragione può essere affrontato anche da pazienti in cura con anticoagulanti o con patologie che sconsiglino accessi chirurgici,

La stabilizzazione poi avverrà nella medesima seduta dell'intervento o in alcuni casi nel giro delle 24 ore seguenti.

L’intervento per i mini impianti: versatile ed economico

Ovviamente tale intervento è applicabile in alcuni casi anche all'arcata superiore: stabilizzare in questo modo la protesi superiore permetterà ,oltre ad avere la dentiera stabile, anche di poter ridurre l'estensione della stessa sul palato

In poche parole il paziente arriva con la sua protesi che si muove e il giorno dopo avrà sicuramente una protesi che non si muove più, a meno che non voglia lui.

Tale soluzione diventa molto più accettabile anche dal punto di vista economico infatti, fatta salva la spesa della dentiera, che dovrà essere ribasata oppure fatta ex novo, il costo dell'intero intervento è pressapoco pari al costo richiesto per sostituire un singolo dente con impianto e capsula.

Insomma, quella dei mini impianti è una soluzione rapida e poco invasiva sia per quanto riguarda l'intervento sia per il conto in banca e sicuramente un vantaggio per una migliore qualità della vita.

Se avete problemi di questo genere o volete saperne di più vi invito a effettuare una visita presso il mio studio ove, previa panoramica effettuabile nella stessa seduta, si potrà valutare la vostra situazione.

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